Pagine

martedì 23 giugno 2015

Stefano Bollani Sheik Yer Zappa



Il più eclettico dei jazzisti italiani rende omaggio a un'icona del ‘900 Frank Zappa, in un luogo mitico. 
STEFANO BOLLANI SHEIK YER ZAPPA, presso l'Anfiteatro Spartacus Arena di  Santa Maria Capua Vetere (ce) venerdì 17 luglio 2015  alle ore 21:00 - per La memoria degli elefanti Festival.
Stefano Bollani presenta il suo nuovo progetto “Sheik Yer Zappa”, con un concerto speciale dedicato al grande Frank Zappa, in una location d’eccezione: l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, nel luogo in cui il gladiatore Spartacus guidò nel 73 a.C. la rivolta degli schiavi contro Roma, il formidabile pianista milanese rivisita e reinterpreta alcuni brani del geniale artista di Baltimora, scomparso il 4 dicembre 1993. 
Unica data in Campania!

giovedì 18 giugno 2015

La Musica può fare 4^ edizione



L'associazione culturale Club 33 Giri presenta il festival: La Musica può fare 4^ a sostegno de 'La Bottega del clown'.
Domenica 21 giugno 2015 presso Villa Cristina - Santa Maria Capua Vetere (CE)
APERTURA CANCELLI ORE 17
MUSICA, MOSTRE, STAND, GIOCOLIERI ITINERANTI, AREE TEMATICHE E AREE RELAX
INGRESSO con sottoscrizione minima volontaria di 5 euro, parte del ricavato sarà devoluto a sostegno delle attività de La Bottega del Clown.

L'ALTROPALCO (dalle 18.00 alle 20.30)
  • Flux Refrain
  • Kafka Sulla Spiaggia
  • Coma Berenices
  • Joseph Foll e la Piccolaorkestraperprestazionioccasionali
LINE UP (dalle 20.30 in poi)
  • SABBA E GLI INCESURABILI
  • GIOVANNI TRUPPI
  • ESPANA CIRCO ESTE
PERFORMANCE TEATRALI a cura del Teatro Civico 14
  • "Quello che tu chiami amore"
  • performance itinerante di fine laboratorio teatrale permanente ragazzi L'Attore Capovolto
MOSTRE FOTOGRAFICHE e PITTORICHE
  • Music Wall, fotografie di Diego Dentale
  • Anime e Volti, disegni di Lorenzo D'Ancicco
  • Il reportage: prospettive napoletane, fotografia dal primo corso di fotografia del Club 33 Giri
  • Alcuni scatti del fotografo salernitano Lello D'Anna 
  • Stew, fotografie di Otilio Chiodero 
GIOCOLIERI ITINERANTI
  • Luigi Cennamo 
  • Guglielmo Ferrara 
  • Alì Akbar Rahati Nover 
RITRATTISTA:
  • Spyros
PARTNER
  • Teatro Civico 14
  • Music Coast To Coast
  • Gold WebTv
  • MusicAnnunci
  • Salviamo l'Arte
  • LYL
  • Oca Nera
  • AISA-Associazione Italiana Scienze Ambientali sezione di Caserta 


lunedì 15 giugno 2015

Pratilli

Capua antica nella mappa Pratilli del 1745


Francesco Maria Pratilli (Santa Maria Capua Vetere, 10 ottobre 1689 – Napoli, 30 novembre 1763) è stato un prete, archeologo e antiquario italiano, membro dell'Accademia Ercolanese,
Laureato in scienze sacre e profane all'Università di Napoli, fu canonico della cattedrale di Capua e seppe abilmente condurre in porto le missioni che il cardinale Niccolò Caracciolo (1703-1728), arcivescovo di quella città, gli affidò presso i viceré e i nunzi apostolici a Napoli nonché presso il cardinale Vincenzo Maria Orsini a Benevento anche quando quest'ultimo fu eletto pontefice (Benedetto XIII, 1724-1730). Morto il cardinal Caracciolo, suo mentore, Pratilli rinunciò al canonicato di Capua e si stabilì a Napoli, dove visse dedicandosi interamente agli studi di storia e archeologia, con i quali si conquistò una solida fama di studioso. La sua opera in campo archeologico si concentrò soprattutto sullo studio delle vie romane e della numismatica; mentre in campo più francamente storico si occupò sia della città di Capua, che di redigere una biografia di Tommaso d'Aquino e della sua famiglia. In riconoscimento delle sue qualità, Carlo III di Borbone lo nominò socio dell'Accademia Ercolanense, dove ebbe come colleghi alcuni dei più eminenti filologi del tempo.
L'archeologo Theodor Mommsen, fu  spietatamente critico nei confronti del Pratilli epigrafista. Sebbene i suoi contemporanei e diverse fonti postume gli abbiano riconosciuto meriti e celebrità per le sue attività erudite, studi successivi hanno dimostrato come alcune delle fonti da lui riportate fossero in realtà dei falsi.
Tra le accuse di cui è stato oggetto, di rilievo è quella di avere pubblicato false fonti epigrafiche e fonti primarie medievali completamente apocrife, sapientemente mescolate a quelle autentiche. Pratilli è stato del pari accusato di aver plagiato i cronisti medievali o di aver inventato di sana pianta degli avvenimenti, sostenendo di averli appresi da fonti che sarebbero andate disperse dopo che lui ne aveva preso visione.

lunedì 1 giugno 2015

Ursula Pannwitz



Mercoledì 3 Giugno alle ore 18:00 alla Libreria Spartaco, in via Martucci S Maria CV (Ce). Si terrà la presentazione del libro “La casa delle bifore” di e con Lidia Luberto (ed. Guida).
A parlarne, assieme all’autrice sarà Stella Eisemberg, scrittrice e poetessa. Letture a cura di Piera De Cesare.

  • Il libro“La casa delle bifore” è un  racconto, ambientato a Casertavecchia, è centrato su una donna di grande carisma, Ursula Pannwitz recentemente scomparsa, per oltre un trentennio animatrice della vita del Borgo e della cultura dell'intero territorio, promotrice di iniziative di valorizzazione dell'antica contrada. La storia è costruita sui ricordi della protagonista, dalla sua infanzia e adolescenza trascorse in Germania durante la Seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, al suo arrivo in Italia, fino alla scoperta di una nuova e inattesa dimensione di vita e alla scelta di abitare a Casertavecchia, il luogo dove ha trovato l'armonia, la serenità e se stessa. La storia della protagonista si interseca con i ricordi e le riflessioni dell'altro personaggio principale del racconto che è la stessa testimone-narratrice. Ne deriva un dialogo profondo fra due sensibilità, che ha come sfondo il Borgo medievale con tutto il suo fascino antico, il suo carico di storia e con l'atmosfera che emana da ogni angolo e che ha ammaliato migliaia di visitatori.
  • L’autrice Lidia Luberto, nata a Carinola, vive a Caserta. E’ docente di materie letterarie negli istituti superiori e giornalista (attualmente collabora con il quotidiano Il Mattino). E’ cofondatrice e animatrice del Premio giornalistico nazionale “Matilde Serao”.