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sabato 16 maggio 2015

spettacolo "Sangue ed Arena"



16 Maggio, ore 20:30 ed ore 22:00, presso l'Anfiteatro Campano (Piazza I Ottobre, 81055 Santa Maria Capua Vetere) visita con spettacolo "Sangue ed Arena" messa in scena di Fabio Cocifoglia, con Enzo Musicò, consulenza scientifica Maria Laura Chiacchio, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Campania


In occasione della NOTTE DEI MUSEI, si accendono le luci all’Anfiteatro Campano di S. Maria Capua Vetere per SANGUE E ARENA nell’ambito della programma NOTTETEMPO. STORIE ARCHEOLOGICHE a cura della Soprintendenza Archeologia della Campania, in collaborazione con il Comune di Santa Maria Capua Vetere .
Anche l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere (CE), secondo per dimensioni solo al Colosseo, sarà fra i siti  che, per iniziativa della Soprintendenza archeologia della Campania, animeranno tutta la regione con il filo conduttore NOTTETEMPO: sabato 16 maggio 2015, in occasione della NOTTE DEI MUSEI promossa dal MIBACT, sarà aperto al pubblico eccezionalmente a partire dalle ore 20.00.
Oltre a visitare l’Anfiteatro Campano, l’arena, i sotterranei magici, distribuiti su nove ‘corridoi’ comunicanti e un sistema di deflusso delle acque ancora sorprendente per concezione e sapienza tecnica, il pubblico vedrà il sito trasformarsi in un vero palcoscenico grazie a SANGUE E ARENA, alle 20.30 e alle 22.00. La performance, a cura della Cooperativa Le Nuvole nell’ambito dei servizi di valorizzazione coordinati dal consorzio arte’m net, rappresenta uno strumento del tutto insolito per godere del patrimonio straordinario dell’intera area archeologica di Santa Maria Capua Vetere, dall’Anfiteatro Campano, al Mitreo, al Museo dell’Antica Capua, alla mostra “Immaginando Città”fruibili, in questa occasione, al prezzo cumulativo speciale di 1 euro a persona.
Un saggio erborista, interpretato da Enzo Musicò, ripercorrerà storie e leggende di Spartaco, di Androclo e del “suo” leone, per finire con quella del piccolo Iqbal Masih. Storie vere di uomini veri, non fumetti stereotipi, le esperienze ‘autentiche’ dei gladiatori, le sofferenze, i sogni di riscatto, come le memorie sedimentate, l’identità che ci appartiene e ci attraversa, le consegnano oggi alla evocazione dell’immaginazione, ai racconti ‘contemporanei’ che proseguono.
“La storia del luogo e le tematiche affrontate negli interventi teatrali – ricorda Fabio Cocifoglia, che ha curato i testi e la messa in scena – rappresentano, crediamo, l’occasione giusta per affrontare alcune storie di uomini che hanno vissuto o vivono in condizione di schiavitù. Inoltre, in particolare con le famiglie del territorio, ci auguriamo che questo evento possa far emergere e consolidare un autentico senso di appartenenza verso questo ‘luogo’ così significativo”.

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