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venerdì 4 agosto 2017

“Tamburi di Pace” all’Anfiteatro Campano: l’evento con l’orchestra “ESYO”



All’interno dell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere (ce), domenica 6 agosto alle 21.00 con ingresso gratuito, si esibirà l’orchestra “ESYO” composta da 80 giovani di 17 Paesi per cantare una “patria comune” attraverso un viaggio in musica e parole.
ESYO, European Spirit of Youth Orchestra. Da vent’anni il Maestro Igor Coretti-Kuret selezioni giovani talenti musicali (dagli undici ai venti anni) in Europa e ogni anno costruisce un’orchestra per offrir loro la prima esperienza sinfonica. Centinaia di questi ragazzi sono poi entrati in compagini orchestrali di ogni parte del mondo. Nel corso degli anni la ESYO si è esibita sotto l’Alto Patrocinio della Commissione UE, del Parlamento Europeo, dell’Iniziativa Centro Europea della Presidenza della Repubblica, ottenendo attestati di stima da parte del Maestro Riccardo Muti e del violinista Uto Ughi. Più di 160 concerti sono stati eseguiti in Italia e in altri 13 Paesi europei insieme a solisti di fama internazionale quali Giovanni Angeleri, Uto Ughi e Ernò Kallai. 
Da due anni Paolo Rumiz, con le sue storie, è entrato a far parte di ESYO come voce narrante del gruppo, nell’ambito di un programma denominato “Tamburi di pace”. Nel 2015 il tema è stato “la Grande Guerra”, nel 2016 “il Continente visto dai treni”. Nel 2017 si parlerà di “cammini”, in opposizione al moltiplicarsi dei muri.
L’edizione 2017 del progetto, che per la Campania è stato organizzato in collaborazione con Polo Museale della Campania, Regione Campania e SCABEC (Società Campana Beni Culturali) parlerà di strade, ponti, sentieri, tracce che hanno consumato milioni di scarpe, per celebrare a voce alta i “cammini”, contro il rinascimento dei muri, e ricordato chi ha migrato per lavoro, paura, curiosità, fame, amore o semplice inquietudine. Un modo, insomma, per dire che l’Unione va costruita giorno per giorno e per ricordare il suo destino mediterraneo come testimoniano i musicisti provenienti dai Paesi in guerra.

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