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martedì 1 maggio 2018

Mostra Annibale a Capua




Sabato 28 aprile a Santa Maria Capua Vetere (ce) al Museo archeologico dell’antica Capua, è stata inaugurata la mostra “Annibale a Capua”, dedicata alla figura del grande condottiero cartaginese, alla sua straordinaria impresa in Italia ed, in particolare, alla sua permanenza a Capua.

La mostra sarà visitabile fino28 Ottobre 2018.



Nell’esposizione la presenza di Annibale in Italia viene particolarmente legata alle vicende che coinvolsero Capua, che ebbe l’ambizione di poter sostituirsi a Roma alleandosi con il terribile nemico del popolo romano.
Il percorso espositivo – con oltre cento opere, suggestivi video, apparati iconografici e un gioco interattivo per entrare nella storia del condottiero offre l’opportunità di conoscere in modo approfondito uno dei più avvincenti personaggi della storia: temibile avversario di Roma, genio militare ma anche un uomo intriso della cultura ellenistica che permeava il mondo antico.
Simbolo dell’impresa di Annibale Barca è l’elefante da guerra, assunto come simbolo della mostra.
Nell’esposizione, insieme alle opere del Museo archeologico dell’antica Capua, troviamo testimonianze provenienti da altri due musei del Polo museale: il Museo archeologico di Teanum Sidicinum con gli oggetti che evocano l’epico viaggio da Gibilterra al Sud Italia, condotto sotto il segno di Eracle e il Museo archeologico di Montesarchio con un cratere emblematico che rimanda alla figura di Alessandro Magno, grande ispiratore di Annibale.
Un particolare focus sarà dedicato alla permanenza di Annibale a Capua, città ricca e lussuriosa che, secondo lo storico Livio,  con i suoi “ozi” contribuì  a fiaccare l’ esercito cartaginese. Lo splendore e la prosperità di Capua saranno raccontate dai raffinati oggetti delle aristocratiche ‘dame capuane’ dell’epoca, tra i quali  gioielli e balsamari,  e dalle pregevoli armi dei guerrieri campani alleati del condottiero.  Attraverso le iscrizioni e un apparato documentario  si potranno comprendere i cambiamenti dei rapporti tra le oligarchie locali e quelle romane che favorirono l’ingresso di Annibale in città, nel settembre del 216 a.C.; ma l’appoggio offerto al Cartaginese non arrestò l’avanzata dei Romani a cui i Capuani dovettero arrendersi nella tarda estate del 211, dopo un assedio durato un anno e mezzo.

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